mercoledì 22 maggio 2013

Certe notti...




Ma diciamocelo: cosa resta poi di quelle serate per cui l’aggettivo “fantastico” risulta riduttivo, di quelle nottate più belle di un sogno?

Resta che l’indomani ti culli nel limbo di sensazioni, eteree quanto ingenue, che affiorano pian piano.
Resta che come i sogni non li puoi programmare, e non puoi decidere di farne sempre di migliori.
Resta che come gli avvenimenti reali te ne ricorderai sempre, ma solo di tanto in tanto.
Resta «chissà quando cavolo ci rivedremo in questo mondo troppo grande per “noi” e troppo piccolo per le nostre inquiete curiosità».

E allora non ti resta che sorridere mentre una lacrima di consapevolezza riga il tuo volto di donna.

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