domenica 12 giugno 2011

Come stanno veramente le cose


Le cose stanno veramente che la gente ha perso il gusto della vita. Nulla conta più niente. Sono tutti stufi di se stessi quanto io sono stufa di sentire i racconti di mia madre sul reparto di ostetricia dove lavora: racconti su tutta quella carne che ha da poco trovato la vita, su tutta quella vita che in poco si tramuterà in odio, ipocrisia, stupidità, menefreghismo totale, in nulla.
Penso che sia per questo che io ho un problema con “loro”.
Il problema è vedersi tolta la libertà – pure quella di sognare (illegale l’LSD per chi ne ha bisogno per farlo). Il problema è il governo, il cinese che ti fa sempre storie, la pubblicità televisiva, è quel ragazzo che ti perseguita, quel professore che parlava di politica invece d’insegnarti qualcosa di vero. Il problema è che è tutto una merda, e più mescoli e più puzza.
Il problema è che hai un naso grande e storto e che hai qualche chilo di troppo ma non una quarta quando a te hanno detto che quelle così sono brutte, è che non sai vestire, fumi troppo e che te ne frega qualcosa di qualcosa (e forse non sai nemmeno cosa). Il problema è che i più vedono soltanto i lati negativi di apparente narcisismo ed egoismo, è che detesti i condizionali, che odi i Testimoni di Geova e gli Israeliani convinti, è che non credi a Babbo Natale, e vorresti sputare in faccia ai camerieri scortesi, a chiunque incarni Bobby Brown e a Catholic Girls varie ed eventuali. Il problema è che non fai volare un aquilone da 13 anni, è che hai pianto ascoltando la solitudine di Schubert, è che pensi troppo e sorridi troppo poco, che stai bene con gli anarchi e vivi in una comunità di squali, e non hai scopo qui perché forse è ormai troppo tardi per tutto.
Il problema è che la vita non dovrebbe essere un problema da risolvere ma un istante da vivere.

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