lunedì 3 maggio 2010

walkin away


Bologna. Ore 2.25 am. Aspettando per un paio d’ore di sigarette e caffè un treno di incerta destinazione e prenotazione. Infine si torna a Gorizia. Una cinese che sputa nel cestino. Un po’ di gente che dorme in sala d’aspetto, un uomo russa pesantemente. Una certa spensieratezza dopo una giornata troppo scazzo, fatta di persone che non si fidano di te perché hai un senso dell’orientamento migliore del loro, e di corse assurde quanto disperate per arrivare a Torino Porta Nuova in tempo.
Ma in tempo per cosa? Per raggiungere un posto prenotato che chissà se esiste ancora, e riuscire a lasciare Torino alla volta del capoluogo isontino e di Trieste..? È finita: finito il workshop, finita l’esperienza fantastica in casa Acmos, finita con Amira Hass e Michelangelo Cocco, finita quella fottutissima sindone, finito l’oratorio di Gesù operaio, finita con Francesco, Eva, Carlotta, Thiago, Cristina, Davide e quanti altri, finiti i gelati Grom e quella panna eccezionale.
È stato bello. Ed è finito. Cosa sia iniziato non lo so. Con il finire della voglia di dormire è iniziata quella di fumare una sigaretta dietro l’altra. Ed è iniziata un po’ di consapevolezza e desiderio di fare qualcosa. Idee comunque poche. As usual, everything’s all right…

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