domenica 14 marzo 2010

maledette idee insonni


Pretenderà di spiegarti il mondo fino in fondo, ti farà sentire un coglione soltanto perché lui ha ragione…
C’è il mondo rinchiuso in queste poche parole che possono raccontare anni di vita, di una persona che non sa parlare, ma semplicemente cantare… E di quella malinconia che è il regalo dell’ultimo bicchiere di vino.
O forse degli esami non dati, delle parti mal studiate, delle attese per treni in ritardo (proprio tu che non hai tempo), di quel tè forte e amaro perché ci hai lasciato il filtro troppo a lungo, di una famiglia che non vedi e non senti perché in definitiva non hai tu stessa voglia di vedere e sentire, di tutti i tuoi sogni di cui vivi e che finiranno per ucciderti… E Baudelaire non a caso diceva che
Un’unica certezza: tutto ciò non è un castigo per aver peccato contro la vita, ma la ricompensa per aver avuto il coraggio di vivere…

Il senso della vita sta in questi calici goriziani, che ti annegano nell’eterno oblio di questa città fantasma, dimenticati dal mondo ma ricordati per sempre. Ricordati per sempre queste serate PRECARIE perché ti sarà difficile rivivere situazioni del genere, e causa il tuo spirito melanconico pensi già alla nostalgia che sentirai tra qualche anno, quando questi pochi attimi ti sembreranno un nonnulla e preferirai magari conservare nel cuore qualcos’altro della vita isontina. Ricordati per sempre di tutta questa gente che hai avuto l’onore di incontrare e scambiarci un paio di parole, te dimenticata un attimo dopo. Ricordati per sempre di chi ha condiviso con te quei momenti e tuttavia non gli hanno significato nulla, e cionondimeno rimarrà pur sempre un buon amico. Ricordati per quante volte invece hai voluto dimenticare, forse sempre forse mai, e invece il tutto è rimasto lì fisso nella tua testa a provocarti quel tedioso fastidio. Ricordati per sempre del tuo confine… e chi sono io? io sono io… o forse, dio..?